domenica 16 dicembre 2012

UN'ALTRA E POI BASTA...

Ho dato finalmente fondo alla scorta dei vestiti di 3/3 acquistati quando lei era ancora inconsapevole ed era il mio manichino ambulante, quei capi per me oggettivamente talmente belli da non ruscire ad alienarli.
 
 Un paio di jeans ricamatissimi nella parte posteriore, per me bellissimi, per 3/3 orripilanti...
Li ho semplicemente scuciti, riquadrati, ricuciti "gamba su gamba".
Qualche pizzo candido (regalo di un'amica, di quelle che ti portano buste di ritagli di qualunque materiale dicendoti "tanto tu saprai che farne") messo a bagno per una notte un una tisana ai frutti di bosco,

 ritagli di passamaneria e la solita etichetta autocelebrativa,



un disco di ottone usato in realtà di solito per comporre orecchini,
la solita gonna dismessa usata per foderarne l'interno, con kitchissime tasche a fiori,
la tracolla mai usata di un'altra borsa e la mia ultima borsa da riciclo è finita. Sperando, per il mia armadio, che sia veramente l'ultima...

domenica 25 novembre 2012

ANCHE UN QUADRATINO PUO' SERVIRE

 Ci sono a volte degli incontri fortunati, di combinazioni casuali del tutto inaspettate.

 
 Un pomeriggio come tanti e la decisione presa quasi su due piedi di incontrare delle amiche, conosciute per caso grazie al web e con le quali senti un'affinità particolare.

 Come sempre a casa di Stefania sono arrivata prima io

 perchè Matilda è sempre in ritardo, oggi per i compiti del figlio, domani perchè non ritrova la strada...


 Il pomeriggio è volato, tra chiacchiere, caffè e patatine, progetti vecchi e nuovi.

 Tutte e tre colpite da manie di accumulo possessivo-compulsivo che a volte ci fa sentire meno colpevoli se ci si libera di qualcosa semplicemente facendola traslocare in casa di qualcuno altrettanto maniaca che non avrebbe mai il coraggio di buttare nulla...

 Una busta piena di strani ritagli di seta dai colori cangiati e bellissimi, forse provenienti dai cascami di un cravattificio, prima regalate a Stefania e poi passate a me. Contrariamente a quanto avviene di solito, le stoffine non sono rimaste a decantare a lungo nel caos primordiale del mio laboratorio.

 Una colla spray (questa sì acquistata non so più quando, forse risalente al periodo del decoupage e rimasta inutilizzata per anni) per accoppiare tra loro seta e feltro,


Una delle più belle fustelle della Big shot che io possegga


 e vai di assemblaggi!

 Con i ritagli dei ritagli ho poi fustellato delle foglie.

 Accostare fantasie e colori è del tutto soggettivo.

 C'è chi adora colori e fantasie diverse,

 come me, per esempio...

 E chi invece preferisce qualcosa di più sobrio e meno vistoso.

L'importante è poter scegliere ciò che ci piace, senza condizionamenti o ditkat di nessuno.

Con questo progetto partecipo al concorso Opitec Big-Shot Cup

domenica 11 novembre 2012

BORSA DI FAMIGLIA

Avevo già iniziato qui a dare un'altra vita a dei capi di abbigliamento di 3/3 che non le entravano più ma che per un fatto affettivo non sono stata capace di regalare


Quando 3/3 era piccola la vestivo esattamente come piaceva a me e se li avessi trovati quei capi della mia taglia li avrei comprati anche per me...
 

 Adesso la teen-ager è cresciuta, abborre tutto quello che è colorato o che possiede anche un minimo dettaglio fuori luogo (secondo i suoi canoni, ovviamente...). Anche i maschi, ovviamente, ormai hanno i loro gusti sui quali è inutile farli ragionare.



La temperatura decisamente freddina dei giorni scorsi mi ha costretto a fare il cambio di guardaroba e ho deciso di eliminare molti di quegli abiti che stavano appesi da tempo senza vedere la luce del sole.


E allora, via al puzzle di famiglia! Ho tagliato una splendida maglia di 3/3 troppo bella per essere regalata, praticamente un quadro astratto vivente, tutta nastrini e ricami, alla quale ho tolto la cerniera, applicato qualche bottone per fermare i nastrini già presenti e applicato dei decori sugli spazi troppo bianchi.
 Una mia vecchissima gonna jeans bordeaux finalmente eliminata è finita sul retro,



ritagli di vari jeans e bermuda di 2/3 e 3/3 sono stati usati per fare i fianchi.
 La fodera proviene da un'altra gonna, le tasche dal davanti dei jeans dai quali avevo già espiantato le tasche posteriori, il bordo rinforzato che blocca l'anello per la tracolla dalla cucitura laterale degli stessi jeans.



Ritagli di pelle pescati nel pozzo dei 1000 ritagli sono finiti a decorare la tracolla, mai utilizzata, proveniente da una borsa di 3/3


e un bottone proveniente dalla mia collezione blocca la parte eccedente della tracolla regolabile. E' stato messo lì a testimoniare che so fare anche le asole con la mia macchina da cucire!

P.S. L'etichetta cucita in bella vista sta lì solo per dimostrare che la mia non è una borsa Desigual, ma solo un riciclo-decluttering a costo zero...

sabato 27 ottobre 2012

MANNAGGIA A ME...

3/3 ormai è una teen-ager a tutti gli effetti: inizia a truccarsi, a laccarsi le unghia a fasi alterne (quando decide di non rosicchiarsele), vive qualla fase della mimetizzazione che ho passato anche io alla sua età, quando, ancora insicura, preferisce vestirsi in colori scuri e poco appariscenti.
E' invaghita di una band inglese di quattro o cinque bellocci sulle cui canzoni canta a squarciagola. E il suo top è tutto ciò che è inglese o ha la Union Jack sopra.


Invece di uscire, nel mio unico giorno di libertà, ho tagliato e cucito, assemblato e rifinito. Un pezzo di oil coat very british, pezzi di jeans provenienti da un paio di pantaloni di 1/3 ormai fuori moda,

 manici resistenti e capienza a misura di libri (tanti) da portare ogni giorno a scuola,

  
larga quanto basta per farci entrare un pò tutto.


e con tasche ritagliate pari pari dai jeans del fratello e dove inserire magari il cellulare o le chiavi di casa


Perchè la sua borsa Gola, appena comprata per una cifra vergognosa per una cosa di plastica, di moda e trendissima, ma sempre di plastica, dopo neanche una settimana si è liquefatta sulla marmitta della moto di 1/3 che, nato principe, non ha mai fatto una mazza. Ma quel giorno, invece, si è offerto di andare a riprendere la sorella. Giusto per assistere alla prova scientifica che la plastica si scioglie con il calore...

E la borsa, cucita con tanto ammmmore, rinunciando pure al mio tempo libero, pende triste nel mio armadio. Perchè alla miss non piacciono i fiorellini, nonostante se ne scorga una micro striscetta.
Uaaaaaaaahhhhhhh!!!   

venerdì 19 ottobre 2012

ANCHE QUEST'ANNO...

Anche quest'anno sto facendo il conto alla rovescia. Anche quest'anno andrò alla fiera di Bologna, al Mondo Creativo che si terrà a Bologna dal 16 al 18 novembre



Come sempre, il pullman è già stato organizzato (e riempito!) con largo anticipo. E come sempre sarò lì di venerdì per evitare le folle oceaniche del week-end. Non vedo l'ora di fare la solita puntatina nell'area blogger per incontrare vecchie  e nuove amiche.

 



A proposito, sul sito c'è anche la possibilità di scaricare il biglietto che consente la riduzione del biglietto di ingresso (da 10 a 8 euro). Io ne approfitterei! 2 euro in più da scialacquare per fare shopping e per riempire i trolley!

domenica 23 settembre 2012

SINGLE DI RITORNO

Single di ritorno è la bellissima definizione per chi come me, dopo anni (e anni) di matrimonio, da coppia ritorna individuo.
 Capita a volte di scoprire che il progetto di vita che avevi sognato e nel quale avevi riposto le tue energie non coincida più con quello della persona che avevi scelto.


O magari scopri che non è che non coincida, forse l'obiettivo non è stato mai lo stesso, perchè accanto hai avuto un Fregoli, un Parolisi, un bugiardo patologico, un bambinio mai cresciuto o semplicemente un bip.
 Una separazione, soprattutto quando ci sono dei figli di mezzo, è sempre una atroce sofferenza. 
Ma può, anzi deve essere, momento di crescita e di rinascita. Per me così è stato.



Anche grazie alle mie passioni, alle mie amiche, al web, a me stessa.
 
 La vera nuziale è un anello che mi è sempre piaciuto molto per la sua essenzialità e mi è dispiaciuto doverla toglierla, perchè non era più il simbolo che rappresentava.
 E' stata anni in un angolino, ma poi mi sono detta che la fine del matrimonio non è stata colpa mia, la  mia onestà e serietà non sono mai state messe in discussione e poi dal matrimonio sono nati tre figli. La fede è ancora mia al 50%. 


E allora via il 50% mancante! Visto che rimango solo io, rimane con me solo la mia parte.


 Grazie ad un amico orafo che mi ha assecondato, la fede è stata alleggerita dalla zavorra, cancellata l'iscrizione interna e diventata il mio balocco-brillocco!


La decoro quando mi va, come mi va, abbinando magari nastrini o perline alla mise della giornata.


O la trasformo in un improponibile solitario con una perla di legno e cordino fluorescente.


Questa è la mia preferita al momento: microsolitario fucsia.
La vita mi ha insegnato che la forza può essere trovata solo dentro di noi, magari appoggiandosi a stampelle più o meno temporanee, ma nessuno può volersi bene come noi stessi. 


 E allora un augurio a voi tutti: che qualunque sia la strada che la vita ha scelto per voi, la sappiate e la possiate affrontare con forza ed ironia. Perchè non c'è nessuno sulla faccia della terra che abbia il diritto di farci soffrire, perchè è nostro diritto essere felici, perchè a volta non si può non adeguarsi agli eventi, come canne al vento che si flettono, sono sbattute a destra e a manca, ma poi quando passa la bufera, ci si raddrizza verso il cielo splendente.